All’inizio e lo scorso anno scolastico Euroedizioni di Torino ha pubblicato il volume: “Guida al Broker assicurativo nelle Istituzioni scolastiche”. Ne parliamo con gli autori:
Perché una Guida al Broker assicurativo nelle Istituzioni scolastiche?
Vincenzo Casella – Mah, la prima risposta che mi viene spontanea è perché una Guida al Broker assicurativo nelle Istituzioni scolastiche non l’aveva mai scritta nessuno prima.
Battute a parte, la figura del Broker assicurativo è ancora una figura abbastanza sconosciuta nella scuola.
Il Broker assicurativo ha fatto la sua comparsa in Italia negli anni ’50 del secolo scorso. Negli anni è cresciuto man mano con la necessità, delle aziende private, di fruire di un servizio assicurativo personalizzato.
All’inizio degli anni ’80, la necessità di una consulenza professionale taylor made è diventata indispensabile anche in campo pubblico. Questa necessità è stata avvertita prima di ogni altro, in campo medico e successivamente in tutta la Pubblica Amministrazione.
Ad oggi la quasi totalità delle grandi Amministrazioni Pubbliche si serve di una consulenza assicurativa professionale specifica.
Da circa 20 anni, la figura del broker è entrata, seppur con qualche difficoltà, anche nel mondo scolastico.
Nelle grandi Pubbliche Amministrazioni, il Broker assicurativo assume una funzione di consulente tecnico, legato alla gestione specifica del rischio. Nella scuola l’intervento del Broker è spesso inteso più a razionalizzare e a sovrintendere le procedure in fase di selezione delle Società Assicuratrici offerenti.
Questo atteggiamento lascia nella scuola svariate zona d’ombra.
Quali sono, a vostro avviso, queste zone d’ombra?
Valentino Donà – Potremmo davvero fare decine di esempi.
La scuola, soprattutto negli ultimi dieci anni, s’è trasformata radicalmente rispetto a quella che hanno conosciuto le generazioni precedenti.
Oggi, per gli studenti, l’aspetto didattico – formativo non è più relegato solo all’aula. Il processo di apprendimento s’è aperto al mondo esterno, anche a quello dell’impresa. Pensiamo solo alle attività obbligatorie di alternanza scuola-lavoro, agli stage, alle esperienze di interscambio.
Questi progetti, portano gli alunni in giro per il mondo, anche per tempi considerevolmente lunghi: un esempio su tutti è il progetto Erasmus+.
Esistono Istituti scolastici che svolgono attività di interscambio, con High School statunitensi, anche della durata di sei mesi. I titoli di studio in molti di questi casi, sono equiparati sia in Italia che negli USA.
Ma le attività di interscambio avvengo anche in collaborazione con paesi emergenti come la Cina o alcuni Paesi africani.
Ma quello degli interscambi, seppur importante, è solo uno degli aspetti.
Negli ultimi anni il problema del contenzioso è aumentato in modo esponenziale. Fino a qualche anno fa l’intervento del legale a tutela dell’alunno infortunato aveva carattere eccezionale, nell’ultimo quinquennio è più che decuplicato. Non è insolito che a fronte di un sinistro anche con un danno lieve, la famiglia attivi l’intervento di un legale.
Questi nuovi scenari amplificano in modo notevole le responsabilità della Pubblica Amministrazione scolastica. Spesso il Dirigente non ne comprende fino in fondo le possibili minacce.
Prova di quanto affermato sono i costanti e continui richiami ministeriali legati alla vigilanza e alla sicurezza.
In questo contesto come lavora il broker assicurativo?
Vincenzo Casella – Compito primario del Broker assicurativo è l’analisi del rischio specifico.
Se guardiamo attentamente, non esistono due scuole italiane con identici livelli di rischio.
Polizze assicurative standardizzate, oggi certamente non sono più sufficienti.
Le Società Assicuratrici propongono polizze contrattualmente analoghe per tutti gli istituti con l’unica differenza legata ai massimali in relazione al premio erogato.
Balza subito all’occhio che il livello di rischio per un Istituto Tecnico Agrario è molto diverso rispetto a quello di in Istituto Comprensivo. Esattamente come è diverso tra un Liceo Classico o Scientifico e un Istituto professionale. In molti Istituti tecnici gli studenti trascorrono una parte importante del proprio tempo in laboratori anche con potenziali livelli di rischio elevati.
Capire perfettamente qual è il livello di pericolo e redigere condizioni contrattuali specifiche, aiuta l’Istituto Scolastico a prevenire i rischi reali privilegiando coperture utili e adeguate.
Tutti i broker assicurativi che operano in ambito scolastico utilizzano questo approccio professionale?
Valentino Donà – Ogni professionista ha strategie operative, capacità e professionalità proprie e distinte.
Affidarsi ad un Broker assicurativo confidando nella sua capacità solo perché è in possesso dei requisiti per poter operare è certamente un errore. Esattamente come scegliere una polizza perché riporta in copertina: “Settore Scolastico”.
Essere iscritto al Registro degli Intermediari Assicurativi è un obbligo ma non è sinonimo di capacità di operare in un settore specifico.
Il mondo in cui viviamo sta privilegiando la specializzazione a discapito del generalismo.
Ce ne accorgiamo in ambito medico dove, per una patologia importante, il medico di famiglia non prende una decisione senza prima consultare uno specialista.
Nel campo assicurativo la situazione è analoga. Esistono Compagnie che si occupano solo di Auto, altre solo di Turismo, altre ancora solo di Cauzioni o del ramo Vita e così via.
Nel brokeraggio assicurativo è uguale.
Ci sono broker che lavorano solo in ambito medico, altri esclusivamente nel ramo trasporti, altri ancora si occupano unicamente di assicurazioni professionali, altri di settori specifici come quelli dei viaggi o del turismo.
Il comparto scuola non è differente. L’improvvisazione è un pericolo più reale di quanto non sembri.
Il Broker che lavora in ambito scolastico deve avere competenze specifiche. Deve saper coniugare il mondo assicurativo con quello della Pubblica Amministrazione e, all’interno di questa, con la Pubblica Amministrazione scolastica che ha peculiarità proprie.
Un ulteriore aspetto che poche istituzioni scolastiche valutano è come il Broker innova il mercato.
Cosa significa praticamente?
Vincenzo Casella – Attraverso la conoscenza diretta delle esigenze specifiche, il broker elabora e propone alle Compagnie assicurative garanzie particolari. Questo processo modernizza il mercato.
Senza possibilità di smentita posso affermare che le maggiori innovazioni assicurative portate nel mondo della scuola sono frutto del lavoro del broker. La sua capacità di coniugare le esigenze degli Istituti scolastici, traducendole in garanzie accettate dalle Compagnie di assicurazione, rinnova il mercato. Gli esempi in questo senso sono decine. Dal pedibus alla garanzia kasko per gli occhiali sono tutte tutele introdotte con l’ausilio del broker assicurativo.
Un esempio di particolare attualità sono le garanzie che stiamo elaborando in relazione alla pandemia di Covid19.
Come una scuola può valutare la bontà di un professionista?
Valentino Donà – Molte scuole che decidono di dotarsi del Broker assicurativo, spesso e volentieri, non hanno un’idea ben chiara del campo di azione del professionista.
Dalla nostra esperienza diretta rileviamo che la maggioranza degli Istituti “utilizza” il Broker assicurativo solo per la gestione della gara assicurativa. Negli anni, infatti, la litigiosità delle Società assicuratrici ha fatto nascere più di un contenzioso ritardando l’acquisto del servizio.
Quest’aspetto, seppur importante, tuttavia è meno che marginale.
La scuola ha tutti gli strumenti per mettere in atto procedure a norma di legge.
L’utilizzo del professionista solo per quest’aspetto è simile a quello della famiglia che decide di acquistare un camion solo per andare a fare la spesa.
Il broker assicurativo capace, innanzitutto effettua una precisa analisi del rischio.
Ha capacità di intermediazione con le Compagnie assicuratrice e propone capitolati e condizioni contrattuali adeguate. Un contratto adeguato, accettato dalle Società Assicuratrici deve coniugare garanzie adeguate e valori economici accettabili. Da ultimo dovrà assistere la scuola cliente per tutto il periodo di polizza nella gestione dei contratti e dei sinistri.
La maggioranza dei broker assicurativi che prestano servizio in ambito scolastico non operano in questo senso. Si limitano a fare i comparatori di Polizze standardizzate. Per tornare alla metafora precedente non si curano se alla famiglia, per fare la spesa, serva davvero un camion oppure basti un’utilitaria, ma si limitano a comparare il modello e la marca degli camion disponibili sul mercato.
Questo professionista non è utile alla scuola, ma potrebbe diventare un rischio perché opera con dinamiche teoriche scollegate dalle reali esigenze delle scuole.
Qualche consiglio pratico?
Vincenzo Casella – Il Codice dei Contratti impone requisiti standard: idoneità professionale, capacità economica e finanziaria, capacità tecniche e professionali.
Fermo restando l’iscrizione all’Albo, la capacità economica dev’essere adeguata al valore dell’appalto. Inutile quindi chiedere fatturati milionari per appalti di poche migliaia di euro.
L’attenzione tuttavia dev’essere posta soprattutto sull’aspetto tecnico e professionale.
Per usufruire di un professionista preparato la scuola dovrà porre in essere selezioni che non privilegino solo il COSA ma soprattutto il COME viene fatto.
Il professionista come effettua l’analisi del rischio nella scuola cliente?
Quali e quante personalizzazioni vengono apportate al Capitolato che verrà sottoposto a selezione?
Le Società assicuratrici accettano il capitolato redatto dal Broker? In quale percentuale?
Le Società assicuratrice che rispondono alle selezioni sono specializzate nel rischio scolastico?
Come viene gestita la Polizza e quale assistenza viene data in caso di sinistro?
Questo è quello che serve realmente all’Amministrazione scolastica.
Nella quasi totalità dei casi le scuola non è in grado di assolvere a questi compiti autonomamente senza la consulenza del professionista. Lo sentiamo quotidianamente nelle telefonate delle scuole clienti.
Il volume: “Guida al Broker assicurativo nelle Istituzioni scolastiche” pubblicato da Euroedizioni di Torino, affronta queste tematiche in modo chiaro ed esaustivo.
All’interno sono presenti anche una serie di schemi di selezione per il broker in linea con la normativa, un certo numero di tabelle riassuntive e una serie di rimandi normativi aggiornati alla ultime disposizioni legislative e giurisprudenziali.
Per altri eventuali e ulteriori approfondimenti, potete contattarci direttamente via telefono o mail a questi indirizzi:
Vincenzo Casella – casella.broker@gmail.com – 340 6946334
Valentino Donà – gvalentino.dona@gmail.com – 349 1562487