Lo scorso novembre l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, ha pubblicato il Dossier scuola 2023. Il dossier è diventato ormai una consuetudine, il presente numero è all’ottavo anno di pubblicazione stampa e contiene il resoconto dell’andamento infortunistico nel 2022.
Il dato statistico
Il primo elemento significativo, in relazione agli infortuni degli studenti delle scuole pubbliche italiane, testimonia il ritorno progressivo ai livelli pre-Covid19.
Rispetto all’anno precedente, le denunce di sinistro degli alunni sono state 61.086 con un incremento del 52,6% rispetto al 2021. Gli infortuni vedono interessati più i maschi, con quasi il 30% dei casi in più, rispetto alle femmine. Più del 60% degli eventi si sono verificati nel nord, il 17% nel centro, il 15% nel sud e il 6% nelle isole. Le lesioni riportate sono in prevalenza lussazioni, distorsioni e distrazioni, seguite da fratture, contusioni e ferite.
14.937 sono gli infortuni che hanno interessato il corpo docente. In questo caso al nord si registra poco più del 40% dei sinistri, il 20% riguarda sia il centro che il sud mentre un ultimo 10% interessa le isole.
Circa il personale scolastico, l’83% dei casi ha coinvolto personale di sesso femminile. Anche per il personale le lesioni più frequenti sono lussazioni, distorsioni e distrazioni.
I progetti per la sicurezza scolastica
Larga parte del dossier propone una panoramica sulle iniziative formative realizzate dalle strutture INAIL, centrali e territoriali, in tema di prevenzione e salute nella scuola.
In una sezione è presente un aggiornamento sugli investimenti effettuati dall’INAIL per il rinnovo e l’adeguamento del patrimonio edilizio scolastico. Quattro sono i filoni di intervento derivanti da interventi normativi specifici: opere d’elevata utilità sociale, costruzione di scuole innovative, nuove scuole e poli per l’infanzia.
L’assicurazione integrativa
Un più preciso approfondimento evidenzia come gli infortuni colpiscano 1% degli alunni della scuola pubblica e quasi il 2% del personale scolastico. Bisogna tuttavia evidenziare come, nel periodo preso in considerazione, non tutti i sinistri accaduti in ambito scolastico alunni rientrano nella statistica. Fino al settembre 2023 infatti l’INAIL gestiva solo gli infortuni degli alunni impegnati in attività ritenute rischiose come l’educazione fisica o le attività di laboratorio.
Occorre inoltre aggiungere che, alla luce dei dati riportati, solo una percentuale meno che minimale è stata risarcita. L’INAIL infatti prevede il risarcimento, esclusivamente per il caso morte o invalidità permanenti superiori al 6° punto percentuale.
Da ultimo va messo in risalto come la copertura offerta dall’INAIL preveda esclusivamente l’infortunio, lasciando scoperti altri importanti rami assicurativi come la Responsabilità Civile.
Appare quindi superfluo evidenziare come tutti i danni in ambito scolastico, compresi quelli tutelati dall’INAIL siano stati risarciti dalle polizze di assicurazioni private.
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