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La polizza di assicurazione scolastica la paga lo Stato?

In questi giorni più scuole stanno chiedendo chiarimenti circa la necessità del pagamento da parte delle famiglie, della polizza scolastica integrativa. I dubbi sorgono alla luce delle notizie, diffuse sui media, dal Ministero del Lavoro e da quello dell’Istruzione.
Secondo la comunicazione sarebbe direttamente lo Stato a pagare la polizza assicurativa agli studenti. Meglio quindi fare un po’ di chiarezza.

Estensione delle coperture assicurative

L’estensione delle tutele assicurative è stata introdotta dal D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito in Legge 3 luglio 2023, n. 85.
Relativamente alla scuola, la nuova legge introduce due aspetti. Da un lato viene istituito un fondo per le vittime degli infortuni occorsi durante le attività formative. Dall’altro, viene estesa la copertura assicurativa prestata dall’INAIL per tutte le attività scolastiche.

Fondo per gli studenti vittime di infortunio (Art. 17)

La questione trae origine da alcuni drammatici episodi che hanno visto alcuni studenti coinvolti in incidenti mortali durante le attività di alternanza scuola-lavoro (PCTO). Della questione ne parlammo a gennaio di quest’anno, in un articolo pubblicato sul nostro sito.
Ai sensi del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, gli studenti vittime di infortuni mortali, sono in copertura in caso di morte. Tuttavia ben difficilmente è possibile, in questo caso, ottenere il risarcimento da parte dell’INAIL. Benché operante la copertura assicurativa, per aver diritto all’indennizzo, la vittima doveva ricoprire la posizione di capofamiglia con conviventi a carico.
Per ovviare al problema, che suscitata sempre un notevole clamore sui media, è stato costituito un fondo specifico teso a sanare questa situazione. L’accesso al fondo tuttavia non è ancora stato definito. Per quest’aspetto dovremo attendere il decreto applicativo della legge, previsto per i primi giorni di ottobre.

Estensione della copertura assicurativa prestata dall’INAIL (Art. 18)

Un secondo aspetto è quello legato all’estensione della tutela assicurativa a tutte le attività scolastiche. Fino alla fine dello scorso anno scolastico, gli studenti risultavano in copertura esclusivamente in quella attività che l’INAIL considerava pericolose. In sintesi: le attività di educazione fisica, i laboratori, i percorsi di alternanza (PCTO) e i viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo.
Con il nuovo dispositivo normativo, la tutela INAIL è estesa a tutti gli studenti e gli operatori durante tutte le attività scolastiche.
Anche in questo caso è importante evidenziare che le tutele INAIL si limitano esclusivamente ai casi di morte e invalidità permanete ≥ 6° punto percentuale.
Restano esclusi i rimborsi per le spese mediche in quanto già ricompresi gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Allo stesso modo, per gli studenti restano escluse le diarie da immobilizzazione e/o ricovero, mentre per il personale, l’incidente viene retribuito ai sensi del CCNL.
Inoltre, dettaglio non da poco, gli operatori scolastici, in qualità di lavoratori, godranno della “copertura integrale” (sia durante le attività che in itinere). Gli studenti al contrario saranno assicurati esclusivamente per le attività poste in essere all’interno dell’Istituto.
Restano ulteriormente escluse le diarie da immobilizzazione (gesso) e/o ricovero, i danni all’apparato dentale non ricompresi nelle tutele prestate dal SSN e i danni agli effetti personali (occhiali).
Da ultimo, con l’attuale testo normativo, al fine di valutarne l’impatto economico, l’estensione delle tutele assicurative è prevista esclusivamente per l’anno scolastico 2023/2024.
Diventa superfluo ricordare come attualmente, ai sensi della norma, un numero meno che marginale di sinistri scolastici è tutelato dall’INAIL. Solo a titolo di esempio, uno dei sinistri più diffusi nella scuola, come quello dentale, resterebbe senza copertura, esclusa quella gratuita offerta dal SSN. In questo caso tuttavia, il servizio offerto eroga soltanto alcune prestazioni per le quali, ad ogni modo, è richiesto il pagamento del ticket.

Le polizze scolastiche integrative

Preso atto dell’effettivo perimetro del dispositivo legislativo, è opportuno entrare nel dettaglio delle tutele previste dalle polizze integrative sottoscritte dalle scuole.
Di norma, circa il ramo Infortunio, la polizza integrativa ricomprende tutte le spese mediche affrontate sia in ambito pubblico che privato e, all’interno delle tabelle, non pone limiti circa la percentuale di Invalidità Permanente.
Lo stesso tipo di copertura è operativa inoltre sia per il personale che per gli studenti anche in itinere, durante i trasferimenti tra l’abitazione e la scuola e viceversa.
Ma l’assicurazione integrativa non si limita esclusivamente al ramo infortunio. Di norma prevede specifiche coperture per la Responsabilità Civile e, nelle formule migliori, anche per l’Assistenza nei viaggi di istruzione e la Tutela Legale.
L’aspetto legato alla Responsabilità Civile è di gran lunga il più importante ma troppo spesso il più sottovalutato.
Nel caso di danno, colposo o doloso, il terzo danneggiato può rivalersi nei confronti di colui che lo ha provocato. In assenza di copertura, il risarcimento resta a carico dell’Istituto o, in seconda battuta, del danneggiante. L’assicurazione integrativa tutela proprio quest’aspetto, proteggendo il patrimonio del responsabile dell’evento (pubblico e/o privato).
Analogamente i rami di Assistenza, nel caso di annullamento del viaggio, consentiranno il rimborso della spesa sostenuta senza la sottoscrizione della polizza offerta dall’Agenzia di viaggio o dal Tour Operator. Quest’ultima oltre ad essere più costosa rispetto a quella scolastica, è limitata esclusivamente alla durata del viaggio con massimali di gran lunga più contenuti.
Il ramo di Tutela legale infine copre le spese sostenute dall’assicurato quando deve difendere i suoi diritti ed interessi, per le controversie civili o penali. L’assicurazione opera sia in ambito stragiudiziale che in tribunale.

L’aumento del contenzioso

L’aspetto più preoccupante che ci sentiamo di evidenziare è come il venir meno delle tutele assicurative integrative, potrà facilmente portare ad un incremento del contenzioso.
La famiglia, infatti, che non si vedesse rimborsato il danno potrebbe più facilmente dar corso a un’azione legale per vedersi riconosciuto il risarcimento, incolpando la scuola dell’accaduto.
Proprio per questo motivo, l’aspetto di maggior interesse resta quello legato alla Responsabilità Civile dell’Istituto. Questo stato di cose è ancora più evidente nei casi di danni comuni e diffusi come quelli per gli occhiali o per gli effetti personali degli studenti e degli operatori.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle coperture assicurative integrative nella scuola, contattaci qui.

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Storditore elettrico

Nel litigio tra due alunni quindicenni di un Istituto Superiore di San Lazzaro di Savena, uno ha colpito il compagno con uno storditore elettrico. Lo riporta un articolo della cronaca locale di “La Repubblica”.

Il fatto

Da una prima ricostruzione fatta dai carabinieri sembra che i due avessero discusso per futili motivi all’uscita da scuola. A questo punto uno dei due avrebbe estratto dallo zaino un taser e lo avrebbe scaricato sul gluteo del compagno. Da qui l’intervento di un insegnate, del Dirigente e dei carabinieri.
L’alunno aggredito non ha riportato conseguenze, ha rifiutato l’intervento dell’ambulanza e di sporgere denuncia nei confronti del compagno. L’aggressore, invece, è stato denunciato alla Procura per i minorenni prima di essere riconsegnato ai genitori.

Il taser è un’arma

Il taser, o storditore elettrico, è uno strumento che genera scariche in grado di stordire o immobilizzare la vittima. La scossa provoca una contrazione muscolare che paralizza i movimenti del soggetto colpito.
L’Art. 4 della Legge 18 aprile del 1975 n. 110, include il taser tra le armi e gli oggetti atti ad offendere e, in quanto tale, è fatto divieto portarlo in un luogo pubblico. Il singolo cittadino potrà dotarsene solo per difesa personale, previo permesso d’utilizzo e specifica autorizzazione (porto d’armi).
Esiste anche una versione di storditore elettrico denominato “stun gun”, si tratta di uno strumento che necessita di essere materialmente posto a contatto con il soggetto che s’intende colpire.
Gli storditori elettrici a contatto sono di libera vendita in quanto assimilabili agli strumenti di autodifesa non letali. Questo tipo di strumenti è acquistabile anche on-line nei più diffusi siti di shopping, in nessun caso tuttavia è consentito il porto fuori dalla propria abitazione.

Il profilo di responsabilità

L’introduzione di armi, proprie o improprie, nella scuola, in assenza di giustificato motivo, esattamente come il loro, utilizzo è un reato. Per il colpevole, la conseguenza potrebbe essere l’incriminazione per porto d’armi abusivo ai sensi dell’Art. 699 del Codice Penale.
Sotto un profilo penale, il minorenne è responsabile a partire dal compimento del quattordicesimo anno, età dopo la quale subisce le sanzioni per i reati commessi. Né gli insegnanti, né i genitori, possono essere puniti per un reato commesso da un minore, anche se sottoposto alla loro custodia.
Circa la Responsabilità Civile, invece, saranno la famiglia o il tutore a subire le conseguenze civili dei danni commessi, in quanto esercenti la potestà sul minore.
Anche la scuola potrebbe essere, in toto o in parte, ritenuta responsabile del danno eventuale, qualora non potesse dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno.

Il profilo assicurativo

È necessario premettere che le assicurazioni, anche quella integrativa scolastica, non risarciscono le responsabilità penali, né le sanzioni amministrative pecuniarie derivanti.
Nel caso di sinistro provocato da armi e accaduto all’interno dell’Istituto, la polizza integrativa scolastica opera in due direzioni. Da un lato risarcisce le spese mediche dell’infortunato, fatta salva, in caso di dolo, la rivalsa sul responsabile del gesto o sulla sua famiglia. Dall’altro, tutela la responsabilità civile della scuola qualora venga dimostrata la colpa diretta nell’evento. Come per tutti i casi di responsabilità, la scuola dovrà, infatti, provare di aver predisposto tutte le misure idonee ad evitare il danno. Dovrà, inoltre, dimostrare che il danno s’è verificato per una causa non prevedibile, né superabile con la normale diligenza adeguata alle circostanze concrete.

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Incidente con lo scuolabus

Nella mattina di lunedì, l’incidente tra uno scuolabus e un’autovettura, ha causato il ferimento di alcune persone tra cui tre studenti. Lo riporta un articolo del «La Nazione», di Firenze.

Il fatto

Alle 7:00 del mattino, il pulmino che accompagna gli studenti alla scuola media Fossombroni, dell’istituto Severi di Arezzo, si è scontrato frontalmente contro un’auto.
A bordo dello scuolabus c’erano sei studenti. Tre di questi, nell’impatto, sono stati sbalzati dai sedili del pulmino finendo nel corridoio centrale e, successivamente, accompagnati in codice verde al pronto soccorso.
Più gravi i due conducenti, ricoverati in ospedale in codice giallo, anche se entrambi non sono in pericolo di vita.
Ancora da chiarire sono le cause dell’incidente, tuttavia, alcuni elementi fanno pensare a un’invasione di corsia. In questo senso gli agenti della polizia municipale sono al lavoro per ricostruire la dinamica del sinistro, ma anche le eventuali responsabilità.

La polizza di Responsabilità Civile del veicolo

Gli alunni trasportati sono sempre tutelati per gli eventuali danni che dovessero riportare.
L’assicurazione del veicolo infatti, è sempre tenuta a risarcire il passeggero, anche nel caso di eventuali colpe del conducente. Lo stabilisce il comma 1, dell’Art. 141 – Risarcimento del terzo trasportato, del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209, Codice delle Assicurazioni.
Indipendentemente dalla responsabilità, infatti, il passeggero che subisce un danno a causa un sinistro stradale è sempre risarcito dall’Assicurazione del veicolo su cui è trasportato.
Successivamente, una volta stabilito il livello di responsabilità, l’Assicurazione del danneggiato potrà agire in rivalsa su quella del danneggiante.

La polizza di assicurazione scolastica

La scuola non ha nessuna responsabilità diretta nell’evento. Gli alunni, infatti, non solo erano trasportati su un veicolo di un terzo, ma usufruivano del servizio organizzato e gestito direttamente dal Comune.
Purtuttavia, la polizza integrativa scolastica tutela gli alunni e il personale assicurato anche in itinere indipendentemente dal mezzo utilizzato.
Per questo motivo è sempre consigliabile inoltrare una denuncia di sinistro precauzionale con la Società con cui è stata stipulata la polizza integrativa.

Se desideri avere maggiori informazioni in relazione alla copertura assicurativa degli studenti in itinere, contattaci qui.

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Animali uccisi all’Istituto Agrario

Lo scorso 16 settembre un evento inaccettabile ha coinvolto un istituto agrario alle porte di Roma. Lo riporta il Corriere della Sera nella cronaca romana.

Il fatto

Alcuni sconosciuti, nottetempo, si sono introdotti nell’Istituto e hanno macellato un bovino ferendone a morte un altro.
«Purtroppo – afferma le Preside – non è la prima volta che siamo vittime di simili gesti. In primavera avevano sgozzato tutti i maiali della nostra azienda biologica».
A seguito dell’accaduto la scuola ha aperto una raccolta fondi per riacquistare gli animali. Nel frattempo la Dirigente ha invitato le istituzioni a installare un impianto di video sorveglianza e a illuminare il piazzale della scuola.

La tutela del patrimonio

Poche, a fronte di eventi del genere, sono le contromisure possibili. Anche se illuminazione e impianti di sorveglianza, da un lato consentono l’identificazione degli autori, ben difficilmente potranno tutelare il patrimonio economico.
La sottrazione o/e il danneggiamento dei beni di proprietà delle Istituzioni scolastiche crea sostanzialmente due tipi di problemi. Al danno diretto si aggiunge la sospensione dell’attività formativa erogata nei confronti degli studenti.
Diventa quindi necessario, nel limite del possibile, scongiurare sia il danno al patrimonio che quello indiretto legato all’attività formativa.
Inoltre, ai sensi dell’Art. 31, comma 8 del Decreto Interministeriale 28 Agosto 2018, n. 129, il Direttore S.G.A. è il consegnatario dei beni. In caso di furto o mancanza dei beni sussiste l’obbligo di reintegro a carico degli eventuali responsabili. Per scongiurare la responsabilità diretta del Direttore S.G.A., dovrà essere provata, con adeguata motivazione, l’inesistenza di cause di responsabilità amministrativa (Art. 33, comma 1).

Il profilo assicurativo

In questi casi l’unica azione efficace rimane quindi la stipula di un’adeguata polizza assicurativa.
Occorre sottolineare che le polizze di assicurazione dei beni, normalmente adottate dalle scuole, non tutelano gli animali da allevamento.
In questi casi è necessario stipulare una specifica polizza per i rischi zootecnici. La polizza, nel dettaglio, tutela la gestione della normale attività d’allevamento.
La copertura oltre alla morte degli animali, comprende anche le cause ordinarie e straordinarie come le malattie epizootiche.
Con una cifra contenuta, la perdita dell’animale, lo smaltimento della carcassa, il blocco della stalla e il divieto di vendita dei prodotti derivati dall’allevamento possono essere assicurati, limitando la perdita economica e l’interruzione dell’attività didattica.

Se vuoi avere maggiori informazioni in relazione alle polizze per l’assicurazione dei beni zootecnici della scuola, contattaci qui.

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Alunni a scuola e celiachia

Due gemelle celiache di 10 anni, di un istituto comprensivo romano, sono state ricoverate in ospedale dopo aver consumato una merenda contenente glutine a scuola. Lo segnala un articolo de “Il Messaggero”.
I genitori delle alunne hanno presentato una formale denuncia, accusando la scuola di violenza privata e lesioni personali dolose.

Cos’è la celiachia

La celiachia o intolleranza al glutine è una malattia cronica. Il sistema immunitario reagisce al glutine, la proteina contenuta nei cereali come il grano, l’orzo, e la segale.
I sintomi con cui la celiachia si manifesta sono estremamente vari, sia per gravità che per organi e sistemi dell’organismo colpiti. A forme classiche o addirittura silenti, come il gonfiore addominale, stanchezza e affaticamento, si associano patologie anche molto gravi spesso associate ad altre malattie autoimmuni.

Il profilo normativo

I dati rilevati all’inizio dell’attuale anno scolastico, evidenziano come 30mila bambini e ragazzi in età scolare, dai 6 mesi ai 13 anni, siano celiaci.
Oltre al diritto alla salute sancito dalla Costituzione, le norme per la protezione dei soggetti celiaci sono contenute nella Legge 4 luglio 2005, n. 123.
Per il soggetto sospetto di malattia, è previsto un percorso diagnostico che lo porterà alla determinazione o meno della diagnosi di celiachia. In caso di esito positivo, sarà rilasciata la certificazione di malattia, redatta da uno specialista del SSN.
Attraverso la certificazione, le famiglie degli studenti celiaci possono richiedere che le mense degli Istituti scolastici coinvolti forniscano pasti senza contaminazioni da glutine.

La responsabilità dell’Istituto

Di norma, le mense scolastiche, negli Istituti Comprensivi, sono gestite direttamente dall’Ente Locale, anche attraverso un appaltatore scelto da quest’ultimo. Il contratto per il servizio mensa, quindi, è stipulato direttamente tra la famiglia e l’Ente Locale. Questo, o il suo concessionario, a fronte di certificazione prodotta dalla famiglia, dovranno garantire e dispensare l’alimentazione specifica per gli alunni celiaci. Saranno, quindi, questi soggetti a rispondere in caso di danno provocato colposamente o dolosamente.
Per l’Istituto scolastico, invece, il rischio maggiore si annida nelle occasioni informali. Le merende e gli “spuntini” portati da casa e consumati in aula, o durante le uscite didattiche, ne sono il classico esempio. In queste occasioni, soprattutto per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime classi della primaria, è fondamentale la vigilanza dei docenti. Alla luce dell’età, infatti, diventa quasi impossibile fare affidamento sul senso di responsabilità dell’alunno celiaco.
Anche in questo caso, il ramo di Responsabilità Civile della polizza integrativa scolastica, tutela l’Istituto e il personale scolastico dal rischio di dover pagare, a titolo di risarcimento, i danni procurati a terzi a causa di una condotta colpevole.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alla polizza di Responsabilità Civile nella scuola, contattaci qui.

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L’assicurazione per i corsi formativi

Il nostro Istituto sta organizzando un corso di formazione aperto ai docenti della nostra scuola, ma anche a docenti di altri istituti pubblici e privati. Al corso si iscriveranno, inoltre, soggetti interessati, ma che non hanno nulla a che fare con la docenza. Il corso si articolerà in più momenti formativi, alcuni in aula e altri di osservazione a diretto contatto con gli studenti, in scuole diverse.
La polizza assicurativa integrativa copre docenti e corsisti in occasione dei diversi eventi? Se così non fosse, è possibile stipulare una polizza in questo senso?

La domanda circa l’assicurazione per i corsi formativi, è articolata, quindi, una risposta esaustiva prevede un migliore inquadramento. Cominciamo con gli aspetti propedeutici.

La polizza di assicurazione scolastica

La polizza integrativa stipulata dalla scuola, di norma, tutela esclusivamente le attività scolastiche organizzate e gestite dall’Istituto contraente.
Ne deriva che, per considerare operante la copertura, il corso di formazione dovrà rientrare tra le sopracitate attività.
La polizza prevede vari rami, il più attinente al caso in questione, è quello riservato alla Responsabilità Civile.
Questa garanzia risponde ai doveri previsti dall’Art. 2043 del Codice Civile: «Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno».
Nel caso, quindi, un sinistro accadesse per responsabilità diretta dell’Istituto, la polizza rimborserà il danno. Gli esempi sono molteplici e vanno dal pavimento bagnato e non segnalato, allo scalino rotto, ecc. La garanzia, in questi casi, tutela l’Istituto dalle eventuali pretese risarcitorie dei partecipanti al corso che avessero subito un danno.
Circa il ramo Infortuni, al contrario, la polizza opererà solo per il personale dipendente dall’Istituto che sia correttamente in regola con il pagamento del premio.

Corsisti non dipendenti dell’Istituto organizzatore

Tutti gli altri soggetti partecipanti al corso, non sono ricompresi nella polizza integrativa scolastica. Diventa opportuno evidenziare, per l’organizzazione del corso, l’opportunità della stipula di una convenzione tra l’Istituto promotore e gli Istituti da cui dipendono i corsisti. Così facendo, in caso di infortunio, le tutele saranno garantite dalla polizza dell’Istituto di appartenenza, ferma restando la regolarità del pagamento della polizza. Altre tutele assicurative potranno essere quelle eventualmente sottoscritte con polizze private, associative o sindacali. Nel caso di attività scolastica, tutto il personale dipendente, a prescindere dall’Istituto di appartenenza, sarà anche in copertura con l’INAIL.

La Responsabilità Civile

Torniamo nuovamente all’aspetto legato alla Responsabilità Civile. Come abbiamo visto più sopra, la polizza integrativa scolastica risarcisce i danni diretti che l’Istituto organizzatore causasse nel corso dell’attività.
Va, tuttavia, considerata anche l’eventualità che il danno sia causato colposamente o dolosamente da un corsista o da uno degli Istituti che ospitano momenti del corso. Nella convenzione stipulata tra l’Istituto organizzatore e gli altri Istituti, oppure nel modulo di iscrizione, è buona cosa prevedere la reciprocità anche di quest’aspetto. Come l’Istituto organizzatore è assicurato per gli eventuali danni direttamente causati, l’Istituto ospitante o il corsista s’assumeranno la responsabilità per i danni diretti che andassero a causare a terzi. Nel caso di altri Istituti o di dipendenti di questi ultimi, le tutele potrebbero essere ricomprese nelle singole polizze integrative. Per i soggetti esterni, non dipendenti da nessun Istituto, è buona cosa prevedere un’esplicita assunzione di responsabilità.

La polizza corsi

Alla luce di quanto espresso più sopra, prevedere una specifica assicurazione per i corsi formativi potrebbe essere considerato un eccesso di scrupolo.
Qualora, invece, l’attività formativa dovesse assumere carattere continuativo e/o rivolgersi ad un’utenza prettamente esterna, potrebbe rivelarsi opportuna la stipula di una polizza specifica, che includa anche la copertura degli infortuni.

Se desideri maggiori informazioni circa le polizze assicurative per l’organizzazione di corsi di formazione nella scuola, contattaci qui.

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Aggressione verbale al docente

Degna di un certo interesse è la sentenza della Corte di Cassazione n. 24848, del 18 agosto 2023. Il padre di uno studente aveva aggredito verbalmente la docente del figlio, rea, a suo dire, di aver rimproverato l’alunno fino a farlo piangere.

Il fatto

L’evento accade in provincia di Catania nel novembre 2015. Una docente rimprovera un alunno fino a farlo piangere. Il padre, appreso l’accaduto, qualche giorno dopo si reca a scuola e affronta la docente insultandola.
La docente si rivolge al Giudice di Pace di Giarre al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti.  Quest’ultimo, con la sentenza n. 95/2018 del 14 maggio 2018, respingeva la domanda della docente.
Ai sensi della sentenza, il comportamento del genitore si giustificava alla luce della prostrazione del figlio per i rimproveri subiti. A questo punto la docente si rivolgeva al tribunale.
Anche il Tribunale di Catania, con la sentenza n. 1117/2021, del 10 marzo 2021, rigettava l’appello. A suo dire, infatti, il comportamento del padre si configurava come legittima difesa. Escludeva, inoltre, la provocazione del genitore, non essendo punibile la condotta di chi reagisce al fatto illecito altrui ai sensi dell’Art. 2046 del Codice Civile. Inoltre condannava la docente al pagamento dei danni riportati dallo studente a seguito dell’accaduto. Da qui l’impugnazione in Cassazione.

La sentenza della Corte di Cassazione

Secondo la Suprema corte, mancherebbe sia la legittima difesa che l’incapacità di intendere e di volere del genitore. In relazione alla legittima difesa, infatti, mancherebbe il requisito dell’attualità del pericolo. Il padre ha infatti agito a distanza di tre giorni rispetto al rimprovero della docente.
Circa lo stato di incapacità di intendere e di volere, è assente qualsiasi provocazione ricevuta sul momento dall’insegnante.
Per la Cassazione il comportamento del genitore non è qualificabile «in termini “di legittima difesa” […]. Bensì caratterizzato inequivocabilmente da una sorta di inammissibile ricorso ad un inammissibile modello di “giustizia fai da te”». Atteggiamento che, come stigmatizza la Corte: «sempre più frequentemente è tristemente dato riscontrare nei rapporti d’oggi tra genitori ed insegnanti».
Per questi motivi la Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia il giudizio al Tribunale di Catania.

Il profilo assicurativo

È necessario ricordare che le polizze assicurative scolastiche non riguardano la responsabilità penale, né le sanzioni amministrative pecuniarie derivanti. Qualora la docente fosse risultata colpevole, la polizza avrebbe, però, risarcito l’eventuale danno fisico o psicologico patito dall’alunno.
Se, invece, la docente avesse riportato un danno fisico, la polizza integrativa scolastica avrebbe risarcito le spese mediche.
Anche per il ramo di tutela legale, la polizza scolastica difficilmente risulterà operante. Le condizioni contrattuali infatti, di norma, escludono la possibilità di contenziosi tra soggetti tutelati dalla stessa polizza.

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Alunna investita, l’assicurazione non paga

La cronaca riporta la vicenda dell’alunna, della provincia di Venezia che, nel giugno 2022, recandosi in stage, è stata investita da un’auto sulle righe pedonali.
L’incidente, fortunatamente non grave, ha comunque causato alla studentessa traumi e contusioni, impedendole di lavorare per diversi giorni.
La famiglia afferma che la polizza assicurativa integrativa, stipulata dalla scuola, a più di un anno di distanza, non ha ancora risarcito il danno e minaccia un’azione legale.
Proviamo a fare un’analisi.

Il Codice della Strada

La tutela del pedone è precisamente prevista dal D.L. 30 aprile 1992, n. 285 – Codice della Strada, soprattutto in prossimità degli attraversamenti pedonali. L’Art. 141, comma 4, impone ai conduttori di veicoli di: «ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi […], in prossimità degli attraversamenti pedonali». La tutela nei confronti dei soggetti che impegnano gli attraversamenti pedonali, è sottolineata ulteriormente nello specifico Art. 191 del Codice. La norma prevede una nutrita serie di disposizioni a carico del conducente imponendogli una condotta di guida attenta alla massima tutela del pedone. L’infrazione alla norma prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa tra i 167 e i 665 euro.

La polizza di Responsabilità Civile Auto

L’Art. 193 del Codice della Strada impone che tutti i veicoli circolanti sulla strada siano obbligati alla stipula della polizza di Responsabilità Civile Auto (RCA). La polizza è indispensabile per poter circolare, sia in aree pubbliche che in aree private, per qualsiasi mezzo a motore.
La mancata stipula della polizza assicurativa comporta una sanzione amministrativa tra gli 866 e i 3.464 euro. Nel caso di reiterazione del reato, nei due anni successivi, la sanzione è raddoppiata. Nel caso di recidiva, inoltre, sono è prevista la sospensione della patente di guida e il fermo amministrativo del veicolo per 45 giorni.
La polizza, nel limite del massimale, rimborsa tutti danni causati involontariamente a terzi dalla circolazione del veicolo e include i danni ai passeggeri trasportati.

Il risarcimento del danno

Circa il risarcimento del danno, in relazione al caso specifico quindi, sembrano non esserci dubbi: il soggetto tenuto a pagare il danno causato è il conducente del veicolo.
L’alunna maggiorenne o la sua famiglia potranno chiedere all’automobilista il risarcimento, ai sensi dell’Art. 2054 del Codice Civile. La procedura è quella ordinaria, prevista dal Codice stesso e da quello delle Assicurazioni Private, per quanto previsto in materia di contratto di assicurazione.
Nel caso l’auto non fosse assicurata, il danneggiato potrà avviare la procedura di risarcimento tramite il Fondo di Garanzia Vittime della Strada. Fermo restando comunque che il danneggiato potrà anche esperire azione di rivalsa nei confronti di chi ha causato il sinistro.

La polizza assicurativa scolastica

Come riportato dal giornale, la polizza di assicurazione sottoscritta dall’Istituto prevede la copertura assicurativa in itinere. In questo caso tuttavia le spese mediche, l’eventuale danno fisico e la rottura dei beni di proprietà della studentessa dovranno essere risarciti dalla polizza del conducente dell’auto.
È comunque opportuno effettuare la denuncia anche sulla polizza scolastica che potrà essere chiamata, a sua volta, ad intervenire.
È bene inoltre sottolineare come le migliori formule disponibili sul mercato scolastico, oltre al danno prevedono una specifica sezione di Tutela Legale. La garanzia copre le spese sostenute dall’assicurato per la   difesa dei suoi diritti, nel caso di controversie, sia in ambito stragiudiziale che in tribunale.

Se desideri maggiori informazioni in relazione agli indennizzi e ai risarcimenti per i danni in itinere delle polizze assicurative scolastiche, contattaci qui.

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L’insegnante è responsabile se l’alunno si fa male?

La Cassazione, con l’ordinanza n. 25841/2023, ha ribadito che l’insegnante non può essere sempre ritenuto responsabile se uno studente s’infortuna in modo casuale e imprevedibile.

Il fatto

Gli avvenimenti risalgono al 2016. I genitori di un’alunna di quarta elementare avevano citato in giudizio, davanti al Giudice di Pace, l’insegnante, il responsabile didattico e la Provincia di Trento. La loro figlia, infatti, s’era fratturata il polso durante una lezione di lingua. Il docente faceva una domanda e un certo numero di studenti correva alla lavagna per scrivere il termine richiesto.
Nel far ciò, l’alunna era stata involontariamente spinta da un compagno e, dopo aver sbattuto violentemente la mano contro la lavagna, aveva riportato la frattura del polso.
La famiglia sosteneva che l’aula in cui ebbe luogo il sinistro, non fosse adatta a questo tipo di attività. Ritenendo, quindi, responsabile il personale scolastico, chiedeva il risarcimento del danno permanente, stimato nel 3%.
Il Giudice sentenziò che l’attività fosse pericolosa e che la scuola non avesse posto in essere tutte le misure necessarie per evitare situazioni di pericolo. Pertanto, ai sensi dell’Art. 2048, comma 2, del Codice Civile, ritenne sussistessero i presupposti per decretare la responsabilità degli insegnanti.
In secondo grado, il Tribunale ha, però, accolto la testimonianza di un compagno di classe, secondo cui, la compagna perse l’equilibrio a causa di una matita per terra. Il Tribunale ha quindi ritenuto non ci sia stata responsabilità diretta, in quanto causata da un evento imprevedibile e inevitabile.
La Suprema corte conferma la sentenza, stabilendo che l’insegnante non poteva essere ritenuto responsabile per l’incidente. L’accaduto, infatti, è stato causato da una circostanza completamente imprevedibile e non attribuibile a negligenza o colpa del docente o dell’Istituto.

La polizza assicurativa scolastica

La polizza integrativa scolastica, di norma, tutela sia i casi di infortunio che quelli di Responsabilità Civile diretta dell’Istituto scolastico. In altre parole, qualora un infortunio coinvolgesse gli alunni o il personale scolastico, è previsto il rimborso delle spese mediche e dell’eventuale invalidità permanente derivante.
La polizza garantisce anche la Responsabilità Civile della scuola qualora il danno sia responsabilità di quest’ultima.
La Provincia Autonoma di Trento, anche in virtù dello statuto speciale di cui gode, da decenni stipula una convenzione assicurativa per le scuole del territorio. Tutti gli alunni/studenti iscritti in anagrafe provinciale con un’età compresa tra i 3 e i 20 anni godono di tutele assicurative indipendentemente dall’Istituto frequentato.      

Se desideri maggiori informazioni sull’operatività delle polizze assicurative scolastiche, contattaci qui.

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Riapertura della scuola

Con la riapertura della scuola, svariati sono gli adempimenti che i Dirigenti scolastici dovranno mettere in atto. Tra questi l’adesione alla polizza assicurativa, Infortuni e Responsabilità Civile degli alunni e del personale.

Il pagamento della polizza integrativa

In questi giorni più scuole stanno chiedendo chiarimenti circa la necessità del pagamento della polizza scolastica integrativa da parte delle famiglie.
I dubbi sorgono alla luce delle comunicazioni, diffuse via social dal Ministero del Lavoro, secondo le quali sarà direttamente lo Stato ad assicurare gli studenti.
Meglio fare un po’ di chiarezza.

Il Decreto lavoro

L’estensione delle tutele assicurative è stata introdotta con il D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito in Legge 3 luglio 2023, n. 85.
Semplificando, la legge inserisce due aspetti: da un lato viene istituito un fondo per le vittime degli infortuni occorsi durante le attività formative; dall’altro, viene estesa a tutte le attività scolastiche la copertura assicurativa prestata dall’INAIL.
Fino al luglio scorso, gli studenti vittime di infortuni gravi durante le attività scolastiche, ben difficilmente ottenevano un indennizzo da parte dell’INAIL. Benché la copertura assicurativa fosse operativa, infatti, per ottenere l’indennizzo occorreva ricoprire la posizione di capofamiglia con conviventi a carico, caso quantomeno raro se parliamo di studenti. Per ovviare a questo problema è stato costituito un fondo specifico teso a sanare questa situazione.
L’aspetto più importante, tuttavia, è quello legato all’estensione della tutela assicurativa a tutte le attività scolastiche. Fino alla fine dello scorso anno scolastico, gli studenti risultavano in copertura esclusivamente in quelle attività che l’INAIL considerava pericolose. In buona sintesi: le attività di educazione fisica, i laboratori, i percorsi di alternanza e i viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo.
Un importante particolare: l’estensione delle tutele assicurative è estesa esclusivamente per l’anno scolastico 2023/2024.

Cosa cambia nella tutela assicurativa dell’INAIL

Con l’estensione delle tutele INAIL, studenti e operatori risulteranno in copertura durante tutte le attività scolastiche. Tuttavia, mentre gli operatori godranno di una copertura integrale, sia in Istituto che in itinere, gli studenti saranno assicurati esclusivamente all’interno dell’Istituto.
Una forte limitazione della copertura è costituita dal fatto che le tutele offerte dall’INAIL si limitano ai casi di morte e invalidità permanente sopra il 5° punto percentuale. Sono, inoltre, esclusi i rimborsi per le spese mediche in quanto già forniti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

La polizza scolastica integrativa

Circa il ramo infortuni, la polizza integrativa scolastica ricomprende tutte le spese mediche effettuate presso qualsiasi struttura e, all’interno delle tabelle di indennizzo, non pone limiti circa la percentuale di Invalidità Permanente. Gli alunni, inoltre, sono assicurati anche in itinere, durante i trasferimenti tra l’abitazione e la scuola e viceversa.
Ma l’assicurazione integrativa non si limita esclusivamente al ramo infortuni. Di norma, prevede specifiche coperture per la Responsabilità Civile e, nelle formule migliori, anche per l’Assistenza nei viaggi di istruzione e la Tutela Legale.
L’aspetto legato alla Responsabilità Civile è di gran lunga il più importante, ma, spesso, il più sottovalutato.
Nel caso di danno, colposo o doloso, causato dallo studente, il terzo danneggiato potrebbe rivalersi nei confronti di colui che lo ha provocato. In assenza di copertura, il risarcimento resta a carico dell’Istituto o, in seconda battuta, del danneggiante. L’impresa di assicurazione tutela proprio quest’aspetto, proteggendo il patrimonio del responsabile dell’evento.
Analogamente, i rami di Assistenza, nel caso di annullamento del viaggio, consentiranno di risparmiare il costo della polizza proposta dall’Agenzia o dal Tour Operator. Quest’ultima è, d’altronde, decisamente più onerosa rispetto a quella scolastica, la sua operatività è legata esclusivamente alla durata del viaggio e i massimali sono di gran lunga più contenuti.
Il ramo di Tutela legale, infine, copre le spese sostenute dall’assicurato quando deve difendere i suoi diritti ed interessi nelle controversie civili e penali. L’assicurazione opera sia in ambito stragiudiziale che in tribunale.
Nessuno di questi aspetti è previsto nella Legge che estende la tutela degli alunni.

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