Per Risk Management s’intende la gestione dei rischi di una struttura privata, un’azienda, oppure pubblica, una scuola, come nel nostro caso.
Se in ambito privato la gestione del rischio è un processo importante ma discrezionale dell’imprenditore, nel pubblico è un preciso obbligo connesso alla funzione pubblica.
Il processo di Risk Management consiste nella progettazione e pianificazione delle risorse necessarie a garantire l’equilibrio economico, finanziario e la capacità operativa in presenza di eventi dannosi, minimizzando il costo e le conseguenze del rischio.
Per fare tutto questo, l’Amministrazione dovrà valutare quali rischi è in grado di gestire autonomamente e quali invece dovrà trasferire a terzi. Tra questi, quali trasferire all’assicurazione. Assicurare la scuola significa quindi trasferire un rischio ad un soggetto terzo, in questo caso l’assicuratore.
La caratteristica tipica del contratto assicurativo è quella di trasformare un rischio puro in capo all’assicurato in un rischio speculativo in capo alle imprese di assicurazione.
In altre parole, sottoscrivendo il contratto, la Compagnia Assicuratrice si accolla il rischio economico e, incassando il premio, guadagna sulla probabilità che l’evento non si verifichi.
Il senso del contratto assicurativo è proprio questo: trasferire l’effetto economico di un evento dall’assicurato, all’assicuratore.
Il processo di gestione del rischio
Il processo di gestione del rischio prevede varie fasi o tecniche di individuazione e analisi dei rischi e trattamento degli stessi.
Il primo compito dell’Amministrazione è effettuare una valutazione particolareggiata ed adeguata delle aree di rischio reale e/o potenziale della scuola.
Il processo di analisi promosso dal Dirigente Scolastico insieme al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), tende all’eliminazione o riduzione dei rischi.
Il processo ha lo scopo di individuare, misurare, valutare e monitorare su base continuativa i rischi attuali e prospettici, sia a livello individuale che aggregato, cui la scuola è o potrebbe essere esposta e le relative interdipendenze.
I rischi non eliminabili o direttamente gestibili possono essere trasferiti all’assicuratore.
Il ruolo del Broker Assicurativo in questa fase diventa particolarmente utile e determinante.
L’intervento del Broker assicurativo
Il broker assicurativo, che ha ottenuto l’incarico dall’Amministrazione scolastica, verifica e stima le aree di rischio reale e/o potenziale della scuola.
Effettuato questo primo passaggio preliminare, il broker assicurativo è in grado di redigere il Progetto Assicurativo specifico per l’Istituto scolastico.
Il progetto, partendo dall’analisi del rischio effettuata, espone osservazioni e propone suggerimenti utili per migliorare la copertura dei rischi.
Da ultimo il documento appronta una dettagliata ipotesi assicurativa, corredata da una serie di valutazioni di carattere economico. È bene sottolineare che l’intervento del broker assicurativo, se ben strutturato non si limita alla gestione delle polizze ma contribuisce anche alla diffusione della cultura di prevenzione del rischio estesa a tutto l’Istituto Scolastico.
L’attività istruttoria
Un passaggio spesso sottovalutato nell’Amministrazione scolastica è quello richiamato al comma 2 dell’Art. 44 del D. Interm. 28 agosto 2018, n. 129, relativo all’Attività Istruttoria.
L’Attività Istruttoria è una fase propedeutica, volta alla ricognizione e valutazione di tutti gli elementi rilevanti finalizzati alla decisione finale.
Il soggetto delegato all’Attività Istruttoria anche ai sensi della Tabella A allegata al CCNL Comparto Scuola 2006-2009, è il Direttore S.G.A.
Il Progetto Assicurativo risponde precisamente all’esigenza della scuola di redigere la corretta Attività Istruttoria in fase pre-negoziale.
Il broker assicurativo specializzato, infatti, con il Progetto delinea un programma assicurativo adeguato alle peculiari esigenze dell’Istituto interessato. Il Progetto infatti non delinea solo le modalità di copertura delle aree di rischio già individuate, ma anche o soprattutto i rischi trascurati e non ancora assicurati.
Il Progetto infine, dovrà tenere conto anche dell’evoluzione delle esigenze specifiche dell’Istituto e dell’emergere di nuove aree di rischio dovute, ad esempio: a variazioni legislative, all’introduzione di nuove tecnologie didattiche o all’acquisto di nuova strumentazione.
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