Sono un genitore rappresentante di classe. Ho raccolto le quote per il pagamento dell’assicurazione alunni della classe che rappresento, in un’unica soluzione, come previsto dalla scuola. La mamma di un alunno però si rifiuta di pagare la quota, cosa posso fare?
Il mancato pagamento del premio assicurativo da parte di alcune famiglie è un problema che, pur limitato a una stretta minoranza, potrebbe creare conseguenze complesse sia per le Istituzioni scolastiche sia per la tutela degli alunni.
Natura e obbligatorietà del premio assicurativo
Il premio assicurativo scolastico rappresenta una spesa anticipata dalla scuola per garantire la copertura assicurativa degli studenti. Tale spesa, esattamente come quella per i diari scolastici o per i viaggi di istruzione, dovrà essere successivamente rimborsata dalle famiglie. Le indicazioni ministeriali che sottolineano l’obbligatorietà del pagamento, sono anche supportate da un’interrogazione parlamentare che conferma la correttezza di questa misura. Tuttavia le scuole non dispongono del meccanismo giuridico coercitivo, come l’emissione di una cartella esattoriale, che possa imporre il pagamento alle famiglie.
Cause del mancato pagamento
Tre sono sostanzialmente le ragioni principali per cui alcune famiglie non versano il premio assicurativo.
Innanzitutto c’è una carenza culturale e informativa. Molte famiglie non comprendono appieno i benefici della polizza e i rischi economici derivanti dalla sua assenza.
In seconda istanza c’è un’errata percezione dei costi. Sebbene il premio assicurativo sia generalmente accessibile, può essere percepito come superfluo o non prioritario.
Da ultimo esiste il mito, avvalorato anche dalle fonti istituzionali delle coperture INAIL. Così come anche indicato nella circolare INAIL n. 45 del 26 ottobre 2023, la tutela è operativa per tutte le attività scolastiche, ma si limitata tuttavia ai casi gravi che potrebbe quindi indurre alcune famiglie a ritenere superflua una polizza integrativa.
Conseguenze economiche
In caso di infortunio, anche lieve, in assenza dalla polizza assicurativa scolastica, i costi a carico delle famiglie potrebbero essere anche ingenti, soprattutto per le prestazioni mediche non coperte dal SSN, come ad esempio le prestazioni odontoiatriche o ortopediche.
Ma il mancato pagamento della polizza può esporre anche la scuola a una serie di rischi. Tra questi la Responsabilità Civile in caso di danni oppure le difficoltà amministrative nel garantire una copertura uniforme per tutti gli studenti.
Quali soluzioni
Per far fronte al mancato pagamento del premio di polizza da parte delle famiglie la maggior parte delle assicurazioni prevede una percentuale di tolleranza.
La percentuale consente di includere in copertura tutti gli studenti, indipendentemente dal pagamento, purché il numero di inadempienti non superi, di norma, il 5-10%. Tuttavia, tale tolleranza dovrebbe essere riservata solo ai casi di comprovata difficoltà economica.
Alcune scuole limitano l’accesso alle attività extracurricolari per gli alunni non coperti da assicurazione, come ad esempio le gite o i viaggi di istruzione. Questa misura, sebbene controversa, mira a ridurre il rischio legale e finanziario per l’istituto.
La vera chiave per affrontare il problema tuttavia sembra risiedere più in un’adeguata informazione che in misure coercitive. Le scuole potrebbero organizzare incontri con le famiglie, i comitati e le associazioni dei genitori per spiegare i vantaggi della polizza, anche fornendo simulazioni dei costi per gli incidenti non coperti.
Il mancato pagamento del premio assicurativo è un problema gestibile, ma richiede un approccio bilanciato che metta al centro la sicurezza e la tutela degli studenti. Le scuole, collaborando con le famiglie e gli enti assicurativi, possono implementare soluzioni che combinino informazione, flessibilità e responsabilità economica.
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