Come al termine di ogni anno è il momento dei bilanci.
In questi giorni, ci siamo fermati a riflettere sul motivo per cui quest’anno, forse più di ogni altro, ci meritiamo Natale.
Quanto è accaduto quest’anno, per le generazioni che non hanno mai vissuto nulla di simile, è stata una prova impegnativa, mai capitata prima.
Per molti versi il 2020 è stato un anno straordinario, a volte sorprendente, spesso scioccante che non dimenticheremo facilmente. Farci gli auguri per le imminenti festività, quindi non è una cosa né semplice né scontata.
«Nessun male viene per nuocere» diceva Sigmund Freud. Lui affermava di essere un uomo fortunato perché nella vita niente gli fu facile: «i problemi e le battute d’arresto sono anche e soprattutto un’opportunità di crescita».
Quest’anno i problemi sono stati molti ma abbiamo anche imparato cose nuove, forse come mai prima.
Abbiamo imparato:
- Dopo decenni vissuti nell’illusione del controllo assoluto dei processi naturali, che forse non è proprio così: siamo fragili e indifesi.
- Attraverso la tecnologia, esistono modi diversi di socializzare, comunicare, lavorare e studiare.
- Quanto sia importante rimettere la scuola al centro degli investimenti, non solo economici, del nostro Paese.
Quest’anno ci meritiamo Natale perché sarà un Natale diverso.
Verosimilmente non sarà possibile riunirci tutti insieme attorno a una tavola. Ma forse proprio in questa forzata lontananza riscopriremo il vero valore di starci accanto, ricordando con tenera nostalgia anche tutte le persone che non saranno più con noi.
Il Natale che ci accingiamo a celebrare sarà con tutta probabilità differente anche perché, forse, abbiamo capito che ogni gesto, anche il più banale, non è mai scontato e che dobbiamo inventare un nuovo modo più responsabile, per prenderci cura degli altri anche sollecitando la nostra immaginazione.
È con questo pensiero che auguriamo a tutti noi un Sereno Natale e un felice Nuovo Anno.