Il nostro Istituto Tecnico per Geometri lo scorso mese di ottobre ha acquistato un drone finalizzato all’insegnamento delle applicazioni professionali per i rilievi topografici.
La polizza assicurativa stipulata dall’Istituto comprende anche questo tipo di attività?
A far data dal 31 dicembre 2020 è diventando applicabile il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 947/2019, relativo a norme e procedure per l’esercizio degli aeromobili senza equipaggio e le sue successive modificazioni.
L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), in data 4 gennaio 2021, ha pubblicato il Regolamento UAS-IT. Il Regolamento, applicabile dal 31 dicembre 2020, disciplina quanto di competenza degli Stati Membri.
L’obbligo di assicurazione dei droni
L’ENAC si allinea al resto dell’Europa e tutti i droni, sia se sono usati per lavoro sia se sono usati per hobby, dovranno essere assicurati. Viene quindi sanato il vuoto legislativo, si poteva far volare un drone per hobby senza assicurazione obbligatoria.
Per pilotare un drone, anche quelli utilizzati per uso hobbistico e non professionale, serve un patentino obbligatorio (Attestato di Pilota APR ) e un’assicurazione.
Fino allo scorso dicembre, solo i droni che volavano per lavoro (i cosiddetti SAPR) erano obbligati alla stipula della polizza assicurativa. Dal 1° gennaio tutti i droni che possono fare volo automatico, con funzioni tipo Follow Me, Return to Home, modi di volo intelligente, rotte GPS, ecc., dovranno essere obbligatoriamente assicurati.
Il regolamento europeo
Il Regolamento all’Art. 27 – Assicurazione, da questo punto di vista è particolarmente chiaro: “Non è consentito condurre operazioni con un UAS (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi, adeguata allo scopo e con massimali non inferiori ai parametri minimi di cui alla tabella dell’Art. 7 del Regolamento (CE) 785/2004. I”.
L’articolo non fa alcuna distinzione tra natura delle operazioni, ricreative, “non specializzate” o specializzate, critiche o non critiche, e nemmeno di peso. Tutti i droni che volano all’aperto, anche su terreni privati, devono essere assicurati.
In caso di mancato adempimento le sanzioni amministrative, vanno da un minimo di 516 euro fino ad un massimo di 64.000 euro.
Le assicurazioni scolastiche
Le polizze assicurative scolastiche, di norma, escludono i rischi derivati dalla proprietà, possesso ed uso di natanti e di aeromobili.
La polizza di Responsabilità Civile stipulata dall’Istituto non copre questo tipo di rischio. Diventa quindi necessario andare ad assicurare il drone con una polizza specifica.
Le maggiori compagnie assicurative si stanno adeguando velocemente alla nuova normativa, garantendo nuovi tipi di polizze dedicate. Il costo per l’assicurazione di Responsabilità Civile di un drone è variabile a seconda della tipologia: si può passare da qualche decina a qualche centinaio di euro. Il massimale minimo previsto dal nuovo regolamento è appena sotto il milione di euro (€ 990.000,00).
Un aspetto da non sottovalutare in fase di valutazione della polizza è quello relativo all’adeguatezza della tutela. La scuola è un Ente pubblico e in quanto tale la qualità di protezione che d’essere adottata non è paragonabile a quella dell’hobbista privato.
Per reperire la soluzione di mercato più adatta alla tipologia di drone e all’impiego dello stesso, è consigliabile, per l’Istituto di rivolgersi ad un broker assicurativo, specializzato in ambito scolastico. Se desideri maggiori informazioni contattaci qui.