abint Nessun commento

Piacenza, studentessa muore sotto al bus

Cresce il numero degli studenti vittime di incidenti stradali. Ultimo, solo in ordine di tempo, quello che ha visto coinvolta una studentessa all’uscita da un Istituto superiore di Piacenza. Lo riporta un articolo del quotidiano piacentino “Libertà”.

Il fatto

La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio del 10 ottobre all’uscita dell’Istituto alberghiero “Raineri – Marcora” di Piacenza. L’alunna 14enne, ha perso la vita mentre cercava di prendere l’autobus per tornare a casa. Secondo le prime ipotesi, la ragazza sarebbe scivolata o avrebbe perso l’equilibrio, cercando di raggiungere il mezzo prima della partenza.
L’autista del bus, accortosi immediatamente della caduta della ragazza, ha fermato il veicolo e ha chiamato i soccorsi. Le condizioni della giovane sono tuttavia apparse subito disperate e ogni tentativo di salvarla si è rivelato vano. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118 e della Croce Rossa, la 14enne non ce l’ha fatta.
La Polizia Locale sta indagando sull’accaduto, esaminando le immagini di una dash cam presente su un altro autobus e raccogliendo le testimonianze dei presenti.

Gli incidenti mortali in itinere

Con questo incidente, sale a sette il numero di studenti che hanno perso la vita nel tragitto casa-scuola dall’inizio dell’anno. Secondo Il Portale della Sicurezza Stradale (Asaps), nel 2024, 48 sono gli incidenti gravi che hanno coinvolto studenti, cinque legati agli scuolabus.
Lo scorso 8 gennaio uno studente 15enne di Cagliari, è deceduto investito da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali. Il 23 febbraio uno studente 15enne di Sanremo è rimasto schiacciato da un autoarticolato mentre si recava a scuola con la sorella. Il 13 marzo, uno studente 17enne di Perugia è perito dopo essere stato investito da un furgone in prossimità di una rotatoria. Il 21 settembre è stata la volta di una studentessa 17enne di Padova, travolta da un’auto mentre attraversava la strada. Sempre a Padova il 24 settembre perdeva la vita uno studente 18enne che si stava recando a scuola in motocicletta. Ancora a Padova, il 10 ottobre, una 12enne al rientro da scuola è morta travolta da un treno in prossimità di un passaggio a livello.

Le tutele assicurative

È importante sottolineare, in premessa, che gli studenti a differenza degli operatori scolastici, in itinere non godono delle garanzie assicurative prestate dall’INAIL.
Neanche l’estensione introdotta dalla Legge 3 luglio 2023, n. 85, di conversione del D.L. 4 maggio 2023, n. 48 ha modificato questo stato di cose. Ai sensi dell’Art. 17, il fondo istituito per gli studenti deceduti in occasione delle attività formative, esclude l’itinere.
Nel caso di incidente mortale con responsabilità colposa del conducente, ai sensi dell’Art. 2043 del Codice Civile, sarà l’assicurazione del veicolo a indennizzare il danno.
Occorre tuttavia precisare che bisogna tenere sempre in considerazione l’eventuale concorso di colpa. Il concorso di colpa, in un incidente stradale mortale è, infatti, molto frequente.
Nei casi di concorso di colpa, il giudice potrebbe applicare una decurtazione dell’importo dal 10% al 90%, a seconda della responsabilità della vittima nell’incidente.
Le polizze integrative scolastiche, di norma, ricomprendono sempre l’infortunio in itinere per i soggetti coperti dall’assicurazione.
Anche nelle assicurazioni integrative, tuttavia, occorrerà considerare il concorso di colpa. Qualora, infatti, l’assicurato non abbia rispettato le norme previste dal Codice della Strada, l’indennizzo per i casi di morte ed invalidità permanente potrebbe essere ridotto.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle polizze assicurative per la morte degli studenti in itinere, contattaci qui.

abint Nessun commento

Pullman perde le ruote

Qualche attimo di preoccupazione hanno vissuto le famiglie degli alunni di un Istituto superiore piemontese per un incidente al bus che riportava a casa gli studenti dopo un viaggio di istruzione. Ne dà notizia un articolo de “La Stampa”.

Il fatto

45 studenti e 5 insegnanti del Liceo “Govone” di Alba (CN) stavano rientrando da una gita scolastica a Vienna. In autostrada, in prossimità di Venezia, il pullman su cui erano trasportati, ha perso una coppia di pneumatici posteriori. L’incidente non ha impedito all’autista di mantenere il controllo del mezzo, di fermare il veicolo in una delle piazzole di emergenza e di dare l’allarme.
Gli agenti della Polstrada, intervenuti con gli ausiliari della viabilità, hanno messo in sicurezza il luogo del sinistro. Studenti e docenti sono stati fatti uscire dalla corsia di emergenza nella quale si trovavano e indirizzati verso le aree verdi adiacenti l’autostrada.
La società proprietaria del pullman, a sua volta ha chiesto il supporto di un’azienda veneta per inviare un bus sostitutivo consentendo il rientro dei passeggeri.

Il profilo di responsabilità

L’amministratore delegato della Società di trasporti precisa che il veicolo è relativamente recente e sempre correttamente manutenuto dai tecnici incaricati della sicurezza dei mezzi. Sembra che la colpa sia una fatalità ascrivibile a un guasto imprevedibile, al disco di una delle ruote.
Il trasferimento in pullman, essendo a titolo oneroso, è soggetto alla disciplina della responsabilità contrattuale ai sensi dell’Art. 1678 del Codice Civile.
Il contratto obbliga quindi il vettore non solo al trasporto dei passeggeri e dei loro bagagli ma anche l’assunzione di responsabilità in caso di danno.
Anche il passeggero, dal canto proprio è obbligato rispettare tutte le misure di sicurezza previste e comunicate dal conducente durante il trasporto. Uno di questi aspetti è legato all’uso delle cinture di sicurezza sui pullman ai sensi del comma 6, dell’Art. 172 del Codice della Strada.
In caso di danno fisico, al passeggero senza la cintura di sicurezza, potrebbe essere imputato un concorso di colpa relativamente alle maggiori lesioni riportate. Pertanto, nel caso di incidente al trasportato senza la cintura di sicurezza il risarcimento dell’eventuale danno potrebbe avvenire in misura ridotta.

L’assicurazione scolastica

Gli studenti e il personale accompagnatore, durante i viaggi di istruzione, godono della copertura assicurativa obbligatoria prestata dall’INAIL. Il passaggio è riportato nell’Istruzione operativa del 31 Marzo 2003. «Si ritiene – riporta la circolare – che i viaggi di istruzione o di integrazione della preparazione di indirizzo debbano essere assimilati alle esercitazioni di lavoro e, quindi, rientrare nel novero delle attività protette». In caso di infortunio quindi è obbligatoria la denuncia all’INAIL.
Anche le polizze scolastiche integrative, di norma, ricomprendono anche i sinistri e gli infortuni nel corso dei viaggi. Nei casi di infortunio sui mezzi di trasporto tuttavia, di regola, la polizza opera a secondo rischio, ovvero ad integrazione della polizza RCA del vettore.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle coperture assicurative per i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Alunna investita in itinere

La cronaca dello scorso mese di aprile riporta come un’alunna di 11 anni sia stata investita da un’auto mentre si recava alla fermata dello scuolabus.
La studentessa stava attraversando la strada sulle righe pedonali. Nel caso in questione, le strisce pedonali sarebbero collocate subito dopo la curva di una strada molto trafficata e sono l’unico punto di attraversamento pedonale. Come non bastasse l’alunna portava con se, oltre allo zaino e a una cartelletta anche la chitarra per l’attività musicale.
Fortunatamente l’evento non ha avuto esiti drammatici, la ragazza se l’è cavata con qualche contusione, occhiali, cellulare e chitarra rotti.

Il Codice della Strada

Occorre premettere che il legislatore ha sempre riservato una particolare tutela, nei confronti del pedone parte debole ed indifesa rispetto al conducente dei veicoli. Il Codice della Strada, all’Art. 3, comma 53 bis, definisce il pedone: «Utente vulnerabile della strada». Proprio per questo motivo, l’Art. 141, comma 4, impone al guidatore di: «ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi […], in prossimità degli attraversamenti pedonali».
La tutela nei confronti dei soggetti che impegnano gli attraversamenti pedonali, è sottolineata ulteriormente nello specifico articolo 191 del Codice della Strada. La norma prevede una nutrita serie di disposizioni a carico del conducente imponendogli una condotta di guida attenta alla massima tutela del pedone.

Il risarcimento del danno

Sul tema della responsabilità, in relazione al caso specifico quindi, sembrano non esserci dubbi.
La famiglia dell’alunna potrà chiedere al conducente del veicolo, ai sensi dell’Art. 2054 del Codice Civile, il risarcimento del danno. La procedura è quella ordinaria prevista dal Codice Civile e dal Codice delle Assicurazioni Private, per quanto previsto in materia di contratto di assicurazione.
Nella richiesta di risarcimento il danneggiato dovrà fare particolare attenzione ad indicare tutti gli elementi necessari alla corretta individuazione dei pregiudizi patiti.
Questi potranno essere inerenti alle lesioni fisiche e possono prevedere: la morte, l’eventuale invalidità permanente oltre alle spese mediche sostenute.
La famiglia potrà chiedere anche il risarcimento degli oggetti danneggiati in occasione dell’evento. In questo caso è necessario che le cose danneggiate siano conservate per essere visionate dal perito che dovrà accertarne il valore d’acquisto e l’entità del danno.

La polizza assicurativa scolastica

Le polizze di assicurazione operanti nel mercato scolastico, di norma, prevedono la copertura assicurativa in itinere. Le migliori formule disponibili oltre al danno fisico risarciscono anche, in toto o in parte, i beni danneggiati. Resta tuttavia inteso che qualora, come nel caso in questione, la responsabilità dell’evento fosse di un terzo, l’Assicuratore può rivalersi sul responsabile.

Se desideri maggiori informazioni in relazione agli indennizzi e ai risarcimenti per i danni in itinere delle polizze assicurative scolastiche, contattaci qui.