Ha sollevato aspre polemiche la richiesta, avanzata dal Comune di Ventimiglia, circa la ritinteggiatura delle aule della scuola media di Roverino. Lo riporta un articolo de “la Stampa”.
Il fatto
La vicenda sarebbe partita dalla comunicazione inviata dalla scuola, tramite le chat di classe, ai genitori degli alunni. Nel messaggio viene chiesta la disponibilità dei padri e delle madri per ritinteggiare le aule scolastiche. L’Amministrazione comunale, dal canto proprio, si dice disposta a fornire la pittura necessaria e a coprire i volontari con un’assicurazione.
I genitori evidenziano che ai sensi della normativa in vigore, la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici è una precisa responsabilità dell’amministrazione comunale.Tuttavia la controversia sembra avere radici più lontane, come riporta un articolo de “il Secolo XIX”, dello scorso aprile. Il Comune francese di Mentone, alla luce dei costi, ha annunciato di non volersi più far carico delle spese per la Scuola francese di Ventimiglia. La scuola francese è una scuola privata ed è sostanzialmente utilizzata dai lavoratori frontalieri. Nel mese di maggio, l’amministrazione comunale di Ventimiglia, s’era detta disposta ad accollarsi l’onere economico della convenzione. Onere che ammonterebbe a 350.000 euro annui, esclusi gli stipendi dei docenti.
«È vergognoso che il Comune non è in grado di ridipingere le aule – scrivono i genitori sulla chat – mentre per la scuola francese si spendono migliaia di euro».
Il volontariato nella manutenzione degli immobili scolastici
Al di là del caso specifico, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili scolastici è competenza dell’Ente Locale proprietario. Il passaggio è espressamente previsto all’Art. 3, comma 1 della Legge 11 gennaio 1996, n. 23.
Negli ultimi anni, per gli interventi ordinari, complici anche i bilanci non sempre floridi, le Amministrazioni locali, fanno sempre più spesso ricorso, al volontariato.
Associazioni, personale volontario, ma anche gli stessi genitori degli alunni, molte volte si offrono gratuitamente per realizzare lavori di piccola manutenzione nelle scuole.
Questi interventi possono essere gestiti autonomamente dall’Ente proprietario dell’immobile oppure di concerto con l’Amministrazione scolastica, attraverso protocollo d’intesa.
Il rischio potenziale
Per quanto il rischio potenziale sia ridotto, parliamo sempre di lavoro manuale, all’interno del quale il danno alle persone o alle cose è ineliminabile.
Oltre all’infortunio del volontario, non bisogna dimenticare il danno che il volontario potrebbe causare all’immobile o a un altro volontario. Da ultimo anche il danno colposamente causato dal proprietario dell’edificio al volontario.
Il soggetto che organizza l’intervento quindi, oltre alla copertura del sinistro dovrà valutare anche una garanzia per la responsabilità civile propria e del volontario.
La polizza assicurativa scolastica
Le migliori formule assicurative presenti attualmente sul mercato scolastico permettono di assicurare, gratuitamente, i volontari che svolgono piccoli lavori manutenzione.
Le polizze tuttavia prevedono, comprensibilmente alcune limitazioni. Sono compresi, ad esempio, piccoli lavori di giardinaggio o mantenimento del verde. Allo stesso modo sono previsti lavori di piccola manutenzione dei locali scolastici come imbiancatura e accomodamento di porte o serramenti. Sono invece esclusi interventi professionali o quei lavori per cui è necessario l’utilizzo di apparecchiature o dispositivi che necessitino di licenza, autorizzazione o competenza specifica.
Precondizione per la copertura assicurativa è il formale incarico da parte dell’Istituto Scolastico al volontario.
Se vuoi avere maggiori informazioni sulle polizze assicurative per i volontari che operano all’interno della scuola, contattaci qui.