Il costo dei viaggi di istruzione è troppo elevato per alcune famiglie. Il tema è stato trattato in un interessate articolo pubblicato, dalla testata giornalistica Open-OnLine.
Preventivi esagerati e tempi d’attesa troppo lunghi hanno portato il Dirigente scolastico di una scuola del trevigiano a chiedere alle famiglie di organizzarsi autonomamente. Ai genitori è stato proposto di effettuare un’assenza di gruppo programmata, organizzando un viaggio per conto proprio.
Una proposta quella del Dirigente scolastico senza dubbio provocatoria perché, oltre ad essere in contrasto con la normativa, non garantisce gli standard tipici dell’attività scolastica.
L’invito tuttavia ha riacceso l’attenzione sulla difficoltà di programmazione e realizzazione di questo tipo di iniziative, tant’è che alcuni genitori l’avrebbero presa in seria considerazione.
La progettazione e programmazione dei viaggi di istruzione
Sulla complessità legata all’organizzazione dei viaggi di istruzione s’era già espresso, lo scorso anno, Giuseppe Ciminnisi, presidente della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo (FIAVET). Ciminnisi evidenziava le difficoltà che incontrano le Agenzie viaggi nell’evadere le richieste: «degli istituti scolastici, spesso farraginose, che entrano in conflitto con le esigenze degli alberghi».
Sul tema è tornata, lo scorso febbraio, la Federazione Turismo Organizzato (FTO) realizzando un’indagine sui viaggi di istruzione. Secondo Franco Gattinoni, presidente FTO: «Ci sono nodi che complicano la relazione tra scuole e agenzie e che si ripercuotono sulle famiglie». «I tempi lunghi delle procedure – osserva Gattinoni – fanno lievitare i costi. Altri mercati, beneficiati da maggiore snellezza, arrivano prima su hotel e servizi meno cari». Secondo l’indagine, a questa situazione, si aggiunge anche la debole preparazione degli istituti scolastici sulle procedure del MePa, e le complicazioni create dal nuovo Codice degli appalti.
Il tema della programmazione e progettazione dei viaggi di istruzione infatti è troppo spesso l’anello più debole di tutto il sistema. Ancora troppe scuole non hanno un regolamento interno che consenta loro di pianificare e elaborare precisamente questo tipo di attività. La tempistica tuttavia sembra essere il vero nodo della questione. Procedure messe in atto troppo a ridosso del periodo di esecuzione del viaggio potrebbero gravare duramente sull’economicità del servizio.
Le garanzie assicurative
Il tentativo di trovare delle soluzioni più economiche porta molte scuole a organizzare in proprio i soggiorni, assemblando servizi diversi. Su quest’aspetto, Gabriele Milani, direttore nazionale Fto, in un articolo dello scorso settembre, evidenziava la necessità che le scuole debbano rivolgersi esclusivamente alle Agenzie di Viaggio. «In questo segmento specifico – evidenza Milani – organizzazioni non specializzate non possono fornire le garanzie a livello assicurativo nei casi di insolvenza e fallimento dell’operatore».
Una parte del costo dei pacchetti proposti dalle Agenzie di Viaggio riguarda la stipula delle polizze mediche o di annullamento del viaggio. Molto spesso però questo tipo di copertura è già previsto dalle polizze integrative stipulate dalle scuole. Inoltre i massimali e le prestazioni erogate dalle polizze sottoscritte con le Agenzie di Viaggio sono spesso di gran lunga inferiori a quelli previsti dalle polizze integrative. Una spesa quindi che, per quanto limitata, grava sul costo economico del servizio a carico delle famiglie.
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